Le scommesse sportive sembrano tornate in auge soltanto negli ultimi anni ma, in realtà, affondano le loro radici nell’antichità, quando le persone già scommettevano su eventi come le corse dei cavalli e i combattimenti tra gladiatori in tempi molto antichi. Infatti, come anche la storia insegna, nell’antica Grecia, durante i Giochi Olimpici, per esempio era comune scommettere sugli atleti, mentre nell’antica Roma le scommesse erano parte integrante degli spettacoli pubblici.
Nel Medioevo, nonostante vari tentativi di proibizione da parte delle autorità religiose e civili, le scommesse continuarono a prosperare, soprattutto in occasione di tornei cavallereschi e competizioni popolari.
Con l’avvento dell’era moderna, le scommesse sportive iniziarono a strutturarsi in forme più organizzate, specialmente nel Regno Unito, dove le corse dei cavalli divennero un fenomeno di massa. Nel XVIII secolo, inoltre, figure come Richard Tattersall e William Ogden posero le basi per l’attività dei bookmaker, stabilendo quote e accettando scommesse in modo sistematico.
La situazione in Italia e le regolamentazioni recenti
In Italia, le scommesse sportive hanno invece una storia più recente. Nel dopoguerra, infatti, l’Italia vide una rinascita delle scommesse, con l’introduzione e la regolarizzazione delle scommesse sportive, che divennero da subito molto popolari.
Negli anni ’90 (specialmente verso la fine), con l’avvento di internet e di tecnologie che avrebbero poi cambiato la fruizione di qualsiasi cosa per il singolo utente, il settore subì una trasformazione radicale. Le scommesse online permisero agli appassionati di poter giocare comodamente da casa, ampliando l’offerta a una vasta gamma di sport, competizioni e mercati, anche precedentemente poco conosciuti. Questa evoluzione ovviamente richiese nuove sfide normative, poiché era necessario garantire la legalità e la sicurezza delle transazioni online.
Nel 2006, dunque, il Decreto Bersani liberalizzò il settore delle scommesse sportive in Italia, permettendo l’arrivo di operatori privati con licenza. Questo intervento normativo mirava a contrastare il gioco illegale e a proteggere i consumatori, stabilendo criteri rigorosi per l’ottenimento delle licenze e introducendo misure per promuovere il gioco responsabile.
Le varie tipologie di bonus
Con la crescita del settore, i bookmaker hanno sviluppato diverse strategie per attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Tra queste, le promozioni online rivestono un ruolo fondamentale. Una delle offerte più comuni è il bonus benvenuto scommesse, che prevede l’accredito di una somma di denaro o di scommesse gratuite al momento dell’iscrizione e del primo deposito. Questi bonus possono variare in base all’operatore e sono spesso accompagnati da termini e condizioni specifici, come requisiti di puntata o quote minime.
Oltre ai bonus di benvenuto, esistono altre tipologie di promozioni, tra cui:
- Bonus sul primo deposito: l’operatore offre un bonus che spesso corrisponde a una determinata percentuale dell’importo del primo deposito.
- Bonus senza deposito: una somma di denaro accreditata sul conto del giocatore al momento dell’iscrizione, senza necessità di effettuare un deposito iniziale.
- Bonus cashback: il rimborso di una percentuale delle perdite subite dal giocatore in un determinato periodo.
- Bonus multipla: un incremento delle vincite potenziali per scommesse che includono più eventi combinati.
Ovviamente è importante che gli scommettitori leggano attentamente i termini e le condizioni associati a ciascun bonus, poiché possono includere requisiti di scommessa, limitazioni sulle quote o restrizioni sugli eventi su cui è possibile scommettere.
Oggi, l’industria delle scommesse sportive in Italia è altamente sviluppata e regolamentata, con una rendita annuale che si misura in miliardi di euro. L’innovazione tecnologica continua a trasformare il settore, introducendo nuove modalità di scommessa, come le scommesse live e le piattaforme mobile, rendendo l’esperienza sempre più accessibile e interattiva.